Come calcolare il ROI di una keyword

La SEO non è più (ma lo è mai stata?) una serie di attività volte a posizionare un sito tanto per. Oggi sicuramente non basta, perché il budget investito ha bisogno di avere un ritorno (ROI) dalle azioni sul canale Search come per ogni altro del Marketing.

Facciamo allora un passo indietro in questo territorio – si, proprio quello markettaro – per definire i KPI del canale Search.

Perché definire i KPI della SEO?

Ok quindi, VisiteVendite o Generazione dei contatti. Ma perché? Ritengo che una qualsiasi azione di Marketing, volta quindi a dare valore aggiunto, non può esimersi dal definire gli indicatori (altro che semplici parole!) chiave di performance.

Altrimenti posizionarsi “tanto per” è un po’ come fare una partita a Mario Kart. Si, bello, sono arrivato primo ma oltre alla Coppa Fungo cosa diavolo ne ho ricavato?

SEO è Satisfaction Engine Optimization

Si ottimizza per soddisfare una richiesta (query). Quindi bisognerebbe calcolare il ROI di una keyword in base alla sua attinenza all’obiettivo che ci siamo posti.

Ad es. per un e-commerce non mi interessa posizionare la key che genera più traffico, ma quella del prodotto con più magine di guadagno.

Analizzare le keywords (in presenza di dati pregressi)

C’è un vantaggio nella condizione “meno ideale” di lavoro, che è anche la più frequente, ovvero entrare in un progetto già in corsa. La possibilità di analizzare le keywords in presenza di dati pregressi.

Grazie ad Analytics e Google Webmaster Tools, infatti, è possibile fare in modo che la nostra stima del ROI di una parola chiave non sia un vaticinio officiato con le ossa di Matt Cutts, ma sia il più possibile attinente alla realtà del settore in cui ci muoviamo.

Analizzare le keywords (in assenza di dati pregressi)

Evviva! Un nuovo progetto che parte da zero, con la possibilità di dare subito il proprio “imprinting” SEO per la visibilità sul canale Search. Peccato che non si ha la più pallida idea di quali query andare a soddisfare e non ci sono dati pregressi che possano dare una mano.

Ecco che viene in aiuto il canale PPC, grazie al quale è possibile investire un minimo in un Blitzkrieg (15 giorni di campagna) di raccolta dati.

Ci sono dei pro e dei contro, l’E-Commerce con le sue parole chiave commerciali ha più possibilità di trarre vantaggio da questa pratica rispetto a un sito editoriale. 

Ogni SERP è una competizione a sé: guarda il CTR

Non è importante quante ricerche mensili medie genera una parola chiave. Non è importante la posizione “assoluta”. Ma è importante il CTR (click-through rate) che si riesce a generare.

E tu cosa ne pensi? Calcoli in un altro modo il ROI delle tue parole chiave?

Benedetto Motisi
Benedetto Motisi
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