Creare un piano editoriale SEO Friendly
Stilare un piano editoriale è la prima pietra miliare per il tuo blog (aziendale o personale) perché ti permette di sfruttarlo al massimo, anche lato SEO per allungare la coda delle parole chiave e intercettare i bisogni, differenziandoli.
Sul blog hai un grosso vantaggio, soprattutto se tratti di una nicchia di mercato: rispondere a più esigenze, approfondire le tematiche diventando un punto di riferimento per il settore, proprio perché è un po’ come il saggio Yoda. Spero che tu scriva però meglio di come lui parla!
I 7 punti del piano editoriale SEO Friendly
Si possono definire 7 punti da seguire come Stelle di Hokuto per il tuo piano editoriale SEO Friendly. Ti va di vedere insieme quali sono, con un caso studio reale di un corporate blog legato al mondo immobilare? Allora… muoviamoci!
1. Visione/Audience
La definizione di Persona. Prese pari-pari dalle analisi di mercato puramente markettare, le Personas non sono altro che gli utenti-tipo del tuo blog.
In realtà un’analisi completa e strutturata di queste (losche) figure è un lavoro a sé ma fortunatamente il listening online ci dà molti mezzi a disposizione (social, forum) dove poter ricavare questi dati, e correggerli con il tempo.
2. Mezzo
Cosa manca a chi domina alla nicchia di mercato e se si può fare di meglio. Il lìder maximo, il comandante, il capofila della nicchia è il “mezzo” attraverso il quale ricavare tutta una serie di altre informazioni su come interagire con gli utenti-tipo… da prendere come esempio da migliorare e superare.
Un po’ come i Saiyan.
3. Ricerca
Di cosa si parla sul blog. Ovvero la definizione delle categorie, per poi incanalare i post che danno valore aggiunto all’utente (e che agganciano tutta una serie di query altrimenti irraggiungibili con le normali pagine corporate).
Si, se hai analizzato bene utente-tipo e competitor, dovresti avere modo di capire come soddisfare al meglio le domande tipiche della tua nicchia.
4. Messaggio
Che forma hanno gli articoli del blog. Quale tipologia di contenuti ospiterà il tuo blog? “Post, che domanda!” Già ti sento dire. Eh, magari. Ci sono svariati tipi di post, informativi o di curiosità, video o di dati..
Non è che ti metti lì e il fuoco della scrittura ti pervade, devi incanalarlo in un fornelletto pronto a cuocere una buona soluzione!
5. Frequenza
Ogni quanto pubblicano i tuoi competitor. E quante volte hai intenzione di postare tu? Se, ad esempio, ti muovi nel settore videoludico non puoi prendere come concorrente chi riesce a offrire una copertura da 15-20 contenuti al giorno se a malapena riesci a produrne 1-2.
Si tratta anche di un modo per definire la propria categoria di peso, proprio come nella boxe. Non è che si mettono insieme Rocky Joe con King Hippo.
6. Risorse
La Triforza blog-newsletter-social. Questo punto è un insegnamento diretto di quel wiseman di Francesco Gavello che un giorno mi ha detto “è pericoloso andare da solo, online. Prendi questo!” e mi ha dato questo suggerimento.
Che strategia trasversale puoi realizzare per il tuo blog che copra più canali?
7. Obiettivi
Determinare KPI e ROI. Bloggare rende liberi, ma anche affamati se non ci si è posti degli obiettivi di ritorno dell’investimento.
Piano editoriale, trasversalità al potere
Come vedi, definire un piano editoriale non riguarda soltanto il canale Search ma – come nell’accenno al punto 6 – anche altri canali di promozione online. Si tratta di uno strumento versatile, che copre più aspetti della promozione online di un progetto.
Tu cosa ne pensi? La tua SEO può trarre vantaggio da questo strumento?